venerdì 28 dicembre 2007

Teniamoci svegli

Un risaputo pregiudizio secondo il quale in Italia si beve soltanto caffè, mentre il tè è privilegio dei britannici, sta lentamente ma inesorabilmente sfumando, tanto che oggi in Italia sono in molti a gustare una bella tazza di tè bollente accompagnata dai classici pasticcini oppure un ottimo bicchiere di tè freddo durante le afose giornate estive.
Pregiudizi, controindicazioni, pregi e difetti di queste due bevande spesso diventano argomento del contendere nelle chiacchierate tra amici. Scopriamo insieme, allora, le loro caratteristiche.

Le varietà di tè...

Innanzitutto, la differenza tra tè verde e tè nero; ambedue hanno origine dalla stessa pianta, ma sono il risultato di due tipi di lavorazione diversi: la produzione di tè verde si basa sul solo essiccamento delle foglie, mentre quella del tè nero presenta una fase di fermentazione prima dell'essiccamento.
Ovviamente, la differenza tra i tue tipi di tè non si limita al colore, ma va oltre: il tè verde, per la mancata fermentazione del tannino contenuto nelle foglie, è più leggero, ma anche più eccitante ed astringente di quello nero. Oltre a questa suddivisione generale in due categorie, i tipi di tè poi si distinguono a seconda se le piante vengono coltivate in pianura, in montagna o in collina, se vengono raccolte, oltre alle foglie anche le gemme, se vengono coltivate in una regione o in un'altra e se e quali aromi vengono aggiunti alla miscela.

Un discorso a parte merita il tè freddo. La bevanda che molti di noi consumano in estate è in realtà qualcosa di ben diverso dal tè che facciamo in casa attraverso l'infusione delle foglie essiccate. La stessa dicitura riportata dalle etichette delle bottiglie parla di "bevanda di tè". Infatti, il tè freddo viene prodotto con un estratto di tè al quale, durante la fase dell'imbottigliamento, verranno aggiunti acido citrico, acqua, aromi di limone o pesca e zucchero o caramello per dare colore. Il risultato è quindi una bevanda che ricorda il tè, ma che con questo non ha molto in comune, e che, d'altro canto, è ipercalorica.

...e di caffè

Anche il caffè offre una scelta piuttosto varia di tipologie tra le quali scegliere. Le due varietà basilari sono l'arabica e la robusta, di cui l'arabica presenta un contenuto di caffeina più basso, ma un aroma più intenso rispetto alla robusta ed è la varietà di base per le miscele migliori e più saporite.
C'è poi il cosiddetto ?decaffeinato?, che, pur mantenendo il sapore dei migliori caffè, non ha gli inconvenienti derivati dalla presenza di caffeina. Questo tipo di caffè viene ottenuto asportando la caffeina con solventi chimici o con metodi naturali (acqua e anidride carbonica) dopo aver ammorbidito la parte esterna dei chicchi con il vapore acqueo. Quando anche il decaffeinato può lasciare troppo svegli, si può sempre optare per un caffè d'orzo, completamente scevro da ogni traccia di caffeina e con un sapore molto simile al caffè.

Al consumo di caffè sono da sempre legati alcuni pregiudizi che si sono rivelati infondati grazie alla ricerca scientifica. Innanzitutto, non è vero che bere il caffè causa aritmie e scompensi pressori; questi casi, infatti, sono riscontrabili soltanto nelle persone ipersensibili alla caffeina. Inoltre, spesso il caffè è stato accusato di alzare il tasso di colesterolo nel sangue; anche in questo caso, si tratta di una notizia vera solo per metà. L'innalzamento del colesterolo infatti ha luogo solo quando vengono fatte bollire acqua e polvere insieme, perché in questo caso i grassi del chicco restano nella bevanda.
Per gli italiani, che bevono il caffè filtrato (e i grassi restano nel filtro), questo non accade.

Infine, talvolta il caffè è stato messo in relazione con un aumento di incidenza del tumore al colon, ma anche questo pregiudizio è stato smentito, ribaltando addirittura la situazione ed affermando che il caffè avrebbe, invece, un'azione protettiva contro questo tumore.

Pregi e difetti

Il tè ed il caffè presentano poche controindicazioni e molti pregi. Vediamoli insieme.

Il tè Il caffè
Difetti Pregi Difetti Pregi

Ha un'azione astringente, quindi non è consigliabile alle persone che soffrono di stitichezza

Migliora la circolazione grazie agli antiossidanti contenuti nelle foglie

Proibito a chi soffre di ulcera o gastrite perché può peggiorare la situazione

Dà una mano nel combattere la stitichezza da intestino pigro in quanto stimola la peristalsi e l'evacuazione

Si lega al ferro impedendone l'assorbimento da parte del corpo, quindi non è consigliabile a chi soffre di anemia

Previene l'insorgenza della carie grazie al tannino, un antibatterico che combatte la fermentazione degli zuccheri

Provoca tachicardia, sovreccitazione ed ansia nelle persone ipersensibili alla caffeina

Facilita la digestione per la presenza di acido clorogenico, che aiuta i movimenti dello stomaco e la secrezione acida


Previene l'osteoporosi

Da abolire in gravidanza perché passa attraverso la placenta ed il feto è molto più sensibile agli effetti della caffeina

I polifenoli contenuti nel caffè prevengono l'invecchiamento e l'azione dannosa dei radicali liberi


Previene la formazione di tumori grazie alle sostanze, soprattutto i flavonoidi e le catechine, antiossidanti e stimolanti per il sistema immunitario


Avendo un'azione vasocostrittrice, aiuta a liberarsi dal mal di testa


Sempre grazie agli antiossidanti, rende la pelle elastica



2 commenti:

Anonimo ha detto...

wow... strainteressante... e poi non lo sapevo che il te combatte la carie...ovviamente ora ne berrò a litri ;)

nocciola ha detto...

Io invece non sapevo del the e l'anemia. Ma dici che se lo prendo lontano dai pasti l'effetto è trascurabile?