sabato 25 aprile 2009

Addio ai termometri al mercurio

Sono tra gli oggetti familiari in ogni casa, presenza fissa sul comodino durante l'influenza per grandi e piccini, strumento affidabile ma anche "manipolabile" da chi voleva simulare una febbre per evitare la scuola.

Ma hanno le ore contate. Scatta venerdì 3 aprile, infatti, il divieto di commercializzazione dei termometri al mercurio, che non potranno più essere prodotti nè venduti in Italia.

Entra in vigore il decreto ministeriale del 30 luglio 2008, in attuazione di una direttiva CE emanata per evitare che i termometri finiscano tra i rifiuti e così pure il mercurio, ritenuto dannoso per l'ambiente e, a lungo termine, per la salute umana. Il decreto inserisce tra i prodotti vietati contenenti mercurio i termometri per la misurazione della temperatura corporea, ma anche manometri, barometri, sfigmomanometri. Per queste ultime categorie, tra cui lo strumento più frequente è il misuratore della pressione al mercurio, scatta però una sorta di moratoria: saranno vendibili fino al 3 ottobre, dopodichè la Commissione esaminerà la disponibilità di alternative affidabili e più sicure (nonchè economicamente accessibili).

Per i termometri, tuttavia, è pronto il requiem, anche se quelli conservati in milioni di case italiani sono ovviamente ancora utilizzabili.

Ma dal 4 aprile cosa troverà un cittadino in farmacia? "Le alternative sono molte e valide - rassicura Annarosa Racca, presidente di Federfarma - dai dispositivi digitali a quelli a raggi infrarossi. Non si rompono, durano di più e sono affidabili. E ormai quasi tutti costano quanto i termometri al mercurio, cioè attorno ai 5 euro. Certo ci sarà nostalgia per i vecchi termometri, ma presto i cittadini capiranno i vantaggi delle nuove tecnologie, anche per la sicurezza dei propri bambini".

Non è raro sentire testimonianze su presunte "discrepanze" tra la temperatura segnata dai termometri al mercurio e quella dei loro successori più moderni, ma anche i medici di famiglia lanciano un messaggio tranquillizzante: "Non c'è dubbio - spiega Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg - il termometro al mercurio è sostituibile, se ci sono scarti sono minimi e non compromettono la possibilitàdi rendersi conto delle condizioni di un paziente". Le alternative più affidabili? "Senza dubbio i termometri digitali sotto l'ascella, che tra l'altro danno il segnale di stabilizzazione della temperatura, e impiegano pochi secondi. Poi ci sono quelli auricolari, che però hanno qualche margine di errore, e quelli a raggi infrarossi venuti fuori durante l'aviaria, che sono i piu' costosi. Ma tutti devono sapere - conclude il medico - che i termometri digitali sono più sicuri di quelli al mercurio, che spesso si rompevano causando rischi per i bambini, non solo per il mercurio ma per le schegge di vetro".

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