venerdì 8 febbraio 2008

Pillola del giorno dopo: difficoltà nella prescrizione

Roma - I medici di famiglia hanno serie difficoltà nel prescrivere la pillola del giorno dopo: c'è poca informazione, e il timore di commettere errori che potrebbero avere ripercussioni legali inducono molti medici a rifiutarsi di prescriverla. E' l'allarme lanciato da Giacomo Milillo, segretario della Federazione dei medici di medicina generale (la Fimmg).

La pillola è efficace nel prevenire una gravidanza solo se presa entro 24 ore (con un limite massimo di 72 ore, ma con effetti molto meno sicuri), ed è naturale per una donna che ha avuto un piccolo "imprevisto" con il proprio compagno rivolgersi al medico di famiglia, visto che può essere venduta solo con ricetta. Ma la situazione potrebbe complicarsi: "Sulla pillola c'è molta disinformazione - denuncia Milillo - e i medici non sono stati adeguatamente informati e aggiornati, non c'è stata alcuna presentazione del prodotto. Niente di strano se un medico di famiglia possa essere spaventato dalle polemiche che periodicamente infuriano su questi temi, e aver paura di commettere errori che potrebbero avere conseguenze legali". Anche perché, sostiene Milillo, "è in atto una campagna di persecuzione nei confronti dei medici, che sono sotto pressione quando devono decidere se prescrivere o no la pillola".

La Fimmg non ha una stima ufficiale su quanti medici sono obiettori ("ma è un'inchiesta che faremo", assicura Milillo), ma sicuramente non sono pochi: "Un medico può esercitare obiezione di coscienza anche sulla pillola, non solo sull'aborto - spiega Milillo - e a quel punto il paziente ha due alternative. O ritiene che il rifiuto del suo medico turbi il rapporto di fiducia, e quindi deve immediatamente scegliere un altro medico, oppure deve pretendere che il suo medico garantisca comunque il servizio, o prescrivendo lui stesso la pillola o più opportunamente garantendo all'assistito soluzioni diverse, come un altro medico o il Pronto Soccorso".

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