Londra - Negli ultimi 40 anni le epidemie nel mondo sono diventate piu' frequenti, secondo quanto emerge dalla piu' ampia indagine sulle infezioni emergenti condotta da un gruppo internazionale di scienziati e apparsa sulla rivista Nature. Per esempio, malattie come l'Ebola e la Sars, prima diffuse solo tra gli animali, sono diventate una minaccia crescente per gli uomini e molti patogeni sono diventati resistenti agli antibiotici.
I ricercatori della Columbia University, Wildlife Trust e Zoological Society d Londra hanno anche creato una mappa degli 'hotspot' del pianeta, che indica quali sono aree piu' critiche nell'origine e nella diffusione di nuovi focalai epidemici. Europa e Usa sono state le aree piu' colpite da epidemie, ma hanno anche investito molto per combatterle precocemente.
Nel futuro, i tropici saranno le regioni del pianeta maggiormente interessate da nuove epidemie. Si tratta di regioni dove la popolazione umana e' in crescita e ci sono condizioni ambientali favorevoli per le epidemie, cioe' precipitazioni intense e biodiversita', che costituiscono un ricettacolo per i patogeni. Dall'analisi dei database e' emerso che tra il 1940 e il 2004 sono emerse nel mondo 335 nuove malattie. Di queste, il 60,3 per cento erano zoonosi, cioe' infezioni che colpivano solo gli animali.
La maggior parte delle nuove malattie e' emersa negli anni Ottanta, piu' di ogni altra periodo della storia recente: e' stato il decennio dell'Hiv.
- 22/02/2008
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