E' a disposizione anche in Italia il nuovo farmaco exenatide, unico trattamento non orale contro il diabete in grado di far perdere peso e di migliorare la funzionalita' delle cellule beta del pancreas, evitando al paziente malato di diabete di tipo 2 di sottoporsi alle iniezioni di insulina per almeno tre anni (questa l'efficacia testata). Il farmaco e' stato presentato al Bioparco di Roma, scelta non casuale visto che l'ospite d'onore della conferenza era proprio lei, la lucertola di Gila, rettile nordamericano che mangia solo tre o quattro volte l'anno, la cui saliva dal metabolismo prodigioso contiene un ormone, l'exendin-4, in base al quale la casa farmaceutica Lilly ha prodotto in laboratorio l'exenatide. Si tratta di un farmaco incretino-mimetico: in pratica "mima" l'azione di un ormone incretinico naturale (Glp-1), stimolando la secrezione di insulina.
"Il suo meccanismo d'azione - spiega Francesco Giorgino, direttore dell'U.O. di Endocrinologia presso il Policlinico di Bari - volto a recuperare la funzionalita' delle beta cellule, dimostra di essere efficace nel controllare la glicemia. Nel paziente non adeguatamente controllato dagli ipoglicemizzanti orali, exenatide puo' essere una valida alternativa alla terapia con insulina per via iniettiva".
I dati sono incoraggianti: l'80% dei malati che assumono l'exenatide (che negli Stati Uniti e' in commercio gia' da due anni) riscontrano la sua efficacia.
Inoltre il farmaco provoca un effetto collaterale particolarmente apprezzato soprattutto dalle donne, che infatti usano piu' degli uomini il nuovo trattamento: la perdita di peso. Progressivamente si puo' arrivare a perdere 12-13 chili, visto che exenatide causa un abbassamento del livello di sazieta', oltre a una sensazione di nausea (riscontrata dal 30% dei pazienti) che pero' scompare col tempo.
Un fattore importante, fa notare il presidente dell'Associazione Italiana Diabetici, Raffaele Scalpone, considerando che "solitamente con il passaggio all'insulina il diabetico deve fronteggiare oltre a un problema di natura psicologica anche un aumento di peso significativo. L'arrivo di exenatide puo' rappresentare una nuova strada che risolve, in parte, ma efficacemente, questo tipo di problemi". Evitando, gli fa eco Giorgino, anche "l'elevato rischio di complicanze cardiovascolari dovuto all'aumento di peso". Il farmaco e' stato inserito dall'Aifa in fascia A, ed e' quindi totalmente gratuito per i pazienti.
- 10/03/2008
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