mercoledì 12 dicembre 2007

Morti bianche solo punta di un iceberg

Roma - ''Le morti bianche sono solo la punta dell'iceberg quando si parla di sicurezza e salute del lavoro. Se ci si ferma ai tragici fatti di cronaca purtroppo, si rischia di vedere solo un piccolo aspetto di quello che accade oggi nel mondo del lavoro. Paradossalmente le cifre dicono che in Italia le cose non vanno malissimo, visto che si muore meno che nel passato e meno che all'estero. Ma in queste cifre non compaiono molti invisibili, come li ha definiti il ministro Damiano''.

Sara' questo il contenuto del messaggio che sara' letto domani in apertura del 70esimo Convegno nazionale della Societa' Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale.

La progressiva frammentazione dei processi produttivi (esternalizzazioni, appalti, ecc) e del mercato del lavoro (precari, immigrati, stagionali) impedisce infatti un controllo efficace delle condizioni di sicurezza e di salute di tutti i lavoratori. Per questo motivo sarebbe auspicabile che ci siano piu' interventi congiunti sulla prevenzione, sulla formazione e sull'organizzazione del lavoro. Per i medici del lavoro e' quindi essenziale puntare sullo sviluppo di una cultura della sicurezza: ''Altrimenti anche la legge piu' moderna puo' essere inefficace, a prescindere dalla quantita' dei controlli che vengono effettuati'' si legge nel documento. ''Oggi sono quanto mai necessarie nuove iniziative per aumentare in modo sistematico il livello di vigilanza nei posti di lavoro e per diffondere nella nostra societa' (non solo nei singoli posti di lavoro) la cultura della prevenzione e della sicurezza, che non deve essere chiamata in causa solo in occasione di episodi tragici che si commentano da soli''. Un'intera sessione del convegno sara' dedicata al Testo Unico in tema su sicurezza e salute nei posti di lavoro che dovra' essere approvato dal governo entro maggio.

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