martedì 15 gennaio 2008

GB: espianto organi senza esplicito consenso

Londra - Gordon Brown annuncia una rivoluzione nelle procedure dei trapianti invertendo l'attuale disciplina dell'esplicito consenso. Il premier britannico intende autorizzare l'espianto di organi dai pazienti deceduti "presumendo automaticamente" il loro consenso al prelievo salvo non abbiano esplicitamente espresso la loro contrarieta'. Attualmente in Gran Bretagna, come accade anche in Italia, l'autorizzazione deve essere manifestato esplicitamente aderendo al 'Nhs Organ Donor Register' (il registro nazionale dei donatori).

In una lettera pubblicata dal 'Sunday Telegraph' Brown intende consentire agli ospedali di prelevare gli organi a meno che i soggetti non si siano espressi contro in vita registrando la loro opposizione sullo stesso elenco o i familiari si dicano contrari. "Un sistema di questo tipo potrebbe colmare il divario letale tra i potenziali benefici della chirurgia dei trapianti nel Regno Unito e i limiti imposti dal nostro attuale sistema di consenso", ha scritto il premier britannico, ricordando che ogni anno nel Regno Unito quasi 9.000 pazienti subiscono trapianti "ma 1.000 o anche di piu muoiono aspettando", l'organo che potrebbe salvare la loro vita.

Il modello cui Downing Street dice di essersi ispirato e' quello in vigore in Spagna, il Paese con la piu' alta percentuale di donatori. Immediate le reazioni contrarie di alcune organizzazioni in difesa dei diritti del malato come 'Patient Concern': "ci opponiamo totalmente. Lo chiamano consenso presunto ma non lo e' affatto", ha dichiarato Joyce Robins. Sulla stessa linea Katherine Murphy della Patient Association, secondo cui "una scelta privata (come quella di donare i propri organi), e' una fatto di coscienza, e non dovrebbe essere presa dallo Stato".

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