Roma - Lebbra: una malattia dimenticata. Questo lo slogan scelto dall'Aifo, Associazione italiana amici di Raoul Follereau, che oggi organizza la 55esima Giornata mondiale per le persone che soffrono del 'morbo di Hansen'. Una giornata di sensibilizzazione, educazione e informazione: la lebbra appare una malattia del passato, che richiama scenari legati ai sonagli degli 'untori' medievali, ma in realta' e' tuttora presente in molte aree del pianeta. Ogni giorno, infatti circa 800 persone contraggono questa patologia, e solo il Brasile conta 44.500 nuovi casi ogni anno, di cui il 15 per cento e' composto da bambini al di sotto dei 15 anni. Un tempo considerata una punizione divina, la lebbra e' tuttora difficilmente accettata dalla societa', e non riceve un'adeguata attenzione nonostante affligga milioni di persone in Africa, Sudamerica, India e Cina.
Per far fronte a questa situazione, e per far si' che l'opinione pubblica sviluppi un'adeguata conoscenza delle cause profonde che portano allo sviluppo della lebbra, 979 piazze italiane si mobilitano oggi in una raccolta di fondi che prevede la vendita del "miele della solidarietà": si tratta di un prodotto proveniente dal circuito del commercio equo e solidale, la cui diffusione sostiene e appoggia i piccoli produttori della Croazia. I barattoli di miele - disponibile nelle varieta' acacia, millefiori e fruttato al mirtillo - saranno impreziositi da alcuni sacchetti di iuta confezionati dagli ex malati di lebbra del progetto Sumana Halli in India. I proventi della vendita saranno utilizzati per il finanziamento di progetti di cura e formazione per personale medico e paramedico, per l'acquisto di farmaci e per sostenere piani di riabilitazione e di tutela dei malati.
Dopo l'Angelus, Bendetto XI ha ricordato ai 30 mila fedeli presenti in piazza San Pietro che "oggi si celebra la Giornata mondiale dei malati di lebbra. A tutte le persone che soffrono per questa malattia rivolgo - ha detto - il mio affettuoso saluto assicurando una speciale preghiera, che estendo a quanti, in vari modi, si impegnano al loro fianco, in particolare ai volontari dell’Associazione Amici di Raoul Follereau".
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