martedì 18 marzo 2008

Il trapianto di cellule sane del fegato potrebbe curare l’emofilia

Secondo uno studio condotto da un team dell’Albert Einstein College of Medicine di New York, trapiantare cellule sane del fegato potrebbe contribuire a curare alcune forme di emofilia. La ricerca – coordinata da Sanjeev Gupta e presentata sulle pagine del Journal of Clinical Investigation – è stata effettuata su topi da laboratorio: in particolare, trapiantando le cellule epatiche sane in ratti colpiti da emofilia si attiva in questi ultimi la produzione di un fattore-chiave per la coagulazione del sangue che manca negli individui con emofilia di tipo A.

Siamo riusciti a verificare che tipo di cellula dell’organismo è in grado di produrre il fattore VIII, carente in presenza di emofilia A – ha spiegato Gupta – e, successivamente, a curare questa patologia nei topi da noi presi in esame”.

Trapiantando cellule epatiche endoteliali del fegato e verificando, tre mesi dopo il trapianto, lo stato di salute dei topi, i ricercatori newyorchesi hanno registrato un significativo aumento nella produzione del fattore VIII: “se questa tecnica ha riscontrato un buon successo in modelli animali, riteniamo che possa essere adottata anche per curare forme gravi di emofilia negli individui in futuro” ha reso noto Prasad Mathew del Ted R. Montoya Hemophilia Center della University of New Mexico in una nota a margine della presentazione del lavoro di ricerca newyorchese.

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