martedì 18 marzo 2008

Ultime notizie sul papilloma virus

Il papilloma virus si diffonde soprattutto tra le giovani donne che hanno le prime esperienze sessuali. È quanto emerso da una ricerca condotta da Rachel Winer dell’Università di Washington di Seattle che ha arruolato 244 giovani donne coinvolte nella ricerca tre mesi prima del loro primo rapporto sessuale. Gli scienziati americani hanno seguito le ragazze per tre anni effettuando frequenti pap-test e analisi. L’obiettivo degli studiosi era soprattutto quello di individuare con quale incidenza il papilloma virus si diffonde a seguito delle prime esperienze sessuali.

Come spiegato dalla stessa Winer sull’ultimo numero del Journal of Infectious Diseases, entro dodici mesi dal primo rapporto sessuale, il 29% delle giovani donne risultava positivo al papilloma virus, dopo 24 mesi la percentuale saliva al 39% per arrivare al 49% dopo 36 mesi.

Una percentuale piuttosto alta, quella registrata dopo le prime esperienze sessuali: “le infezioni da HPV sono comuni tra le giovani donne alle loro prime esperienze sessuali, anche in quelle che hanno un solo partner, e questi dati ci spingono a consigliare con forza alle ragazze di utilizzare il preservativo ogni volta che hanno un rapporto con un nuovo partner”, ha spiegato la studiosa americana.
Una conferma arriva anche dai dati presentati nel corso del recente convegno di Medicina Riproduttiva che si è tenuto ad Abano Terme: il 50-60% dei maschi sessualmente attivi contrae l’infezione da papilloma virus entro i 18 anni di età e ciò rappresenta un serio problema perchè la malattia non dà sintomi ed è libera, quindi, di diffondersi attraverso i primi rapporti sessuali.

Sempre ad Abano Terme è stata, infine, presentata una ricerca condotta dal Centro di Crioconservazione dei gameti dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova, coordinata dal professor Carlo Foresta. Analizzando 50 campioni di liquido seminale di uomini infertili è emerso che ben il 25% di essi presentava il papilloma virus: una scoperta che confermerebbe il coinvolgimento dell’HPV non solo nei tumori al pene, all’ano e all’orofaringe, ma anche nell’infertilità maschile.

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