martedì 18 marzo 2008

La musica come terapia post-ictus

Dopo un ictus far ascoltare al paziente della musica ogni giorno può favorire la sua ripresa. È la teoria espressa da un ricercatore finlandese, Teppo Sarkamo, dell’Università di Helsinki che ha condotto un esperimento in proposito su sessanta pazienti colpiti da un ictus. Divisi in tre gruppi, alcuni soggetti hanno ascoltato musica con le cuffie per un paio d’ore al giorno, altri hanno ascoltato solo degli audio-book e il gruppo di controllo non ha ascoltato nulla.

Come spiegato sull’ultimo numero della rivista Brain dallo stesso scienziato, i pazienti che erano stati allietati dalla musica nelle primissime fasi dopo l’ictus mostravano una maggiore capacità di ripresa motoria e cognitiva (ad esempio, erano capaci di scegliere il brano da ascoltare e cambiarlo quando volevano) e, a distanza di tre mesi, le capacità di memoria verbale risultavano aumentate nel 60% del gruppo che aveva ascoltato la musica, nel 18% del gruppo che aveva ascoltato audio-book e nel 29% dei non-ascoltatori. Nel gruppo di ascoltatori di musica risultavano, inoltre, migliorate del 17% anche le abilità di controllo delle operazioni mentali e di risoluzione dei problemi, mentre non si era registrato alcun miglioramento in questo senso negli altri due gruppi. Infine, i pazienti che erano stati allietati con la musica risultavano essere meno depressi e meno confusi.

È bene sottolineare che l’ascolto quotidiano di brani musicali era accompagnato da una terapia di riabilitazione standard che è stata seguita anche dai pazienti dei gruppi di controllo” ha spiegato Sarkamo, che ha concluso: “la nostra ricerca dimostra per la prima volta che ascoltare della musica nelle ore libere dai trattamenti riabilitativi nei momenti cruciali post-ictus aiuta i pazienti a recuperare abilità cognitive e di movimento, nonché a prevenire i disturbi dell’umore: una terapia di supporto assolutamente piacevole ed economica”.

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