Roma - Ci sono novita' sulla malattia di Parkinson: Diagnosi precoce, nuovi farmaci e terapia riabilitativa per rallentarne il decorso. Merito delle ricerche condotte in questi anni per far luce su alcuni aspetti ancora poco chiari legati allo sviluppo di questa patologia neurologica, in costante aumento in tutto il mondo.
Secondo i ricercatori infatti, a differenza di quanto si credeva nel passato, la malattia non e' legata all'eta' avanzata e colpisce malati sempre piu' giovani. Tra le cause possibili del Parkinson, provocato da un accumulo di proteine nel cervello e dal conseguente deficit del neurotrasmettitore dopamina, vi sarebbero gli inquinanti ambientali. Le novita' piu' rilevanti riguardano pero' la possibilita' di effettuare oggi la diagnosi precoce: i ricercatori hanno infatti rilevato alcuni sintomi premonitori della malattia, tra i quali la perdita dell'olfatto e uno specifico disturbo del sonno, che iniziano a manifestarsi 3 o 4 anni prima dell'emergere dei disturbi tipici del Parkinson.
Passi in avanti anche nella ricerca farmacologica: tra un anno sara' disponibile sul mercato un cerotto per il rilascio graduale dei principi attivi necessari a rallentare il decorso della malattia, mentre buoni risultati sta dando anche la terapia riabilitativa: riabilitazione motoria e 'giochi' al PC consentono di rallentare la progressione del Parkinson. E' quanto emerge dal convegno 'La riabilitazione motoria, respiratoria e la rieducazione funzionale nell'individuo con malattia di Parkinson: dall'inquadramento clinico alle strategie terapeutiche', tenutosi oggi al San Raffaele Velletri e organizzato da Tosinvest Sanita' in collaborazione con A.I.P. (Associazione Italiana Parkinsoniani).
- 27/02/2008
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