martedì 27 maggio 2008

I primogeniti hanno più probabilità di diventare allergici

Ricercatori dell’Università della Carolina del Sud hanno recentemente condotto uno studio dal quale sarebbe emerso che i primogeniti avrebbero maggiori probabilità genetiche di diventare asmatici e allergici. Lo studio, presentato in occasione del congresso dell’American Thoracic Society, ha preso in considerazione milleduecento neonati dell’Isola di Wight e ha scoperto che i primogeniti erano più esposti al rischio di essere portatori di una variante genetica collegata all’insorgenza delle allergie, una condizione che all’età di dieci anni porta un aumento del rischio di diventare allergici. I ricercatori hanno calcolato la concentrazione di immunoglobuline (IgE) nel sangue del cordone ombelicale dei neonati e poi hanno seguito lo sviluppo dei bambini fino ai dodici anni eseguendo regolari test allergici.

I risultati hanno, da un lato, dimostrato che i primogeniti hanno maggiori probabilità di avere alte concentrazioni di IgE nel sangue e proprio questi bambini hanno, poi, sviluppato più facilmente le allergie. Gli studiosi statunitensi sono certi che il responsabile di questa predisposizione genetica sia il gene IL13 e una sua particolare variante che controlla la produzione di un ormone chiamato citochina che a sua volta influisce sulle concentrazioni di IgE. I primogeniti sarebbero più facilmente esposti al rischio di avere questa variante genetica e, di conseguenza, a una maggiore propensione alle allergie: una condizione che viene determinata all’interno dell’utero in fase di sviluppo fetale.

Non siamo sorpresi del fatto che l’ordine di nascita possa avere un qualche effetto sullo sviluppo del sistema immunitario, ma siamo sorpresi che questa interazione persista anche dopo dieci anni” ha dichiarato ai microfoni della BBC il responsabile dello studio, Wilfried Karmaus.

Nessun commento: