lunedì 12 maggio 2008

Zanzara tigre: l’Italia si difende sufficientemente dal rischio di malattie esotiche?

L’anno scorso l’allarme-Chikungunya coinvolse l’Emilia Romagna e l’Italia intera. La malattia che arrivò nella nostra penisola l’anno scorso fu portata da una zanzara tigre chiamata Aedes albopictus proveniente da paesi caldi e lontani; colpì un centinaio di persone e gettò il panico nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena. Oggi proprio l’Emilia Romagna decide di non farsi trovare impreparata e parte all’attacco con campagne informative e programmi di prevenzione: centinaia di migliaia di euro sono stati, infatti, stanziati per opere di bonifica territoriale e di disinfestazione che sono già partite da diversi mesi per arrivare all’estate con le armi spianate. Le altre regioni italiane non sembrano, invece, particolarmente preoccupate e ciò non è corretto secondo Walter Pasini, direttore del Centro collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Medicina del Turismo, che non usa mezzi termini nel ricordare che la zanzara tigre non è un’esclusiva romagnola, anzi: nessuna regione italiana è immune o protetta e “a parte l’Emilia le altre regioni sono rimaste indietro e devono correre ai ripari per evitare brutte sorprese”.

diffusione Italia zanzara tigreLa zanzara tigre portatrice del virus Chikungunya è presente in Italia e le Regioni sono ancora in tempo, spiega l’esperto, per avviare programmi di prevenzione e disinfestazione per distruggerne le uova. L’Italia è ormai un luogo a rischio per alcune malattie esotiche fino a qualche tempo fa confinate in Paesi dal clima tropicale: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente presentato le previsioni, non del tutto ottimistiche, relative alla diffusione di queste malattie nel nostro Paese in occasione della European Conference on Travel Medicine che si è tenuta a Roma. I nomi sono noti alle cronache internazionali e sembrano evocare malattie che non riguardano il mondo industrializzato e che si vedono solo nei film: Dengue, Febbre Gialla, Chikungunya. Il nostro Paese è esposto al rischio di diffusione di queste malattie e la responsabile è sempre lei: la zanzara tigre, vettore di virus fino ad oggi solo immaginati.

Gli esperti non alimentano, però, allarmismi ingiustificati: sia Pasini che Annelies Wilder Smith, responsabile della Travellers’ Screening and Vaccination Clinic del National University Hospital Singapore, che Max Hardiman, rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, individuano nella Chikungunya la malattia che rischia di colpire nuovamente il nostro Paese – proprio come l’anno scorso – e chiariscono che la Febbre Gialla e la Dengue non sono ad oggi un concreto e realistico rischio per il nostro Paese, ma sono stati già presenti nelle nostre zone e pertanto potrebbe tornare a fare capolino da queste parti proprio grazie alla diffusione della zanzara tigre.



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