domenica 1 giugno 2008

Le vitamine accorciano la vita o fanno bene alla salute?

Integratori vitaminiciVitamine sì, vitamine no. Gli integratori di vitamine sono sempre più diffusi, spesso utilizzati a sproposito e senza un reale bisogno da parte dell’organismo ma mai si era pensato che potessero addirittura far male alla salute. Gli scienziati dell’Università di Copenaghen hanno addirittura rilanciato l’allarme: le vitamine potrebbero accorciare la vita se assunte continuativamente. Per arrivare a questa allarmistica conclusione, gli studiosi guidati dal ricercatore Goran Bjelakovic hanno preso in esame 67 studi condotti negli anni su più di 233.000 persone che avevano analizzato il ruolo delle vitamine e degli antiossidanti per concludere che non solo questi integratori non sembrano procurare nessun beneficio reale, ma anzi incrementano il tasso di mortalità.

Bjelakovic non sembra avere dubbi: vitamina E, A, betacarotene e vitamina C, selenio e antiossidanti hanno, in teoria, l’obiettivo di migliorare la salute cardiovascolare, prevenire raffreddori o altri disturbi e rafforzare l’apparato osseo, ma in realtà non farebbero che contrastare l’azione fisiologica del sistema immunitario e aumentare la mortalità tra i loro consumatori: “non abbiamo trovato nessuna conferma evidente che supporti la teoria che le vitamine favoriscano la prevenzione primaria e secondaria” ha concluso senza mezzi termini lo studioso sul Cochrane Database of Systematic Reviews. Anzi, anche dopo aver tenuto in debito conto i fattori di rischio, i ricercatori hanno collegato il consumo di vitamina A ad un incremento del 16% del rischio di morte, di beta-carotene ad un aumento del 7% e la vitamina E a un 4% di incremento del rischio.

Vitamine in gravidanzaLo studioso danese ha chiarito ai microfoni della BBC che gli integratori dovrebbero essere prescritti dal medico solo in particolari casi, come la gravidanza o l’allattamento, perché con una dieta equilibrata si riesce ad assicurare all’organismo la giusta quantità di principi nutrizionali e non è, quindi, necessario assumere integratori.

Ma come commentano i risultati della meta-analisi i produttori e distributori degli integratori? Pamela Mason, portavoce della Health Supplements Information Service che raggruppa le principali distributori di integratori, ha dichiarato che le vitamine sono studiate solo “per proteggere i tessuti dallo stress ossidativo e per svolgere il proprio ruolo fisiologico nell’organismo”, non certo per prevenire le malattie o allungare la vita. Seri dubbi sui risultati ottenuti dall’indagine danese sono stati espressi dall’AIIPA - Associazione Italiana delle Industrie Prodotti Alimentari, che in una nota spiega che gli integratori a base di vitamine non sono pericolosi e le dosi consigliate in Italia sono da considerarsi corrette e sicure. Il dubbio espresso dai rappresentanti dell’AIIPA riguarda soprattutto le modalità con le quali è stata realizzata la ricerca danese: su oltre 750 studi internazionali che avevano studiato l’effetto degli integratori, infatti, Bjelakovic e i suoi colleghi ne hanno presi in considerazione solo 67 e hanno studiato dosi di integratori e tempi di somministrazione che nel nostro Paese sono inimmaginabili.

In Italia la legge, infatti, ha fissato un limite molto stretto per i dosaggi di integratori in modo che possano fornire una percentuale non superiore al 30% della dose giornaliera consigliata (RDA).

ALTRI CONTENUTI DA CONSULTARE:

Nessun commento: