L’esercizio fisico riesce a favorire la produzione di un antidepressivo naturale all’interno dell’organismo. È quanto ha osservato un gruppo di ricercatori su alcuni topolini utilizzando una tecnica chiamata DNA microarray.
Gli studiosi della Yale University di New Haven, nel Connecticut, hanno analizzato l’attività di alcuni geni nel cervello dei topolini nel corso di un’attività fisica. L’obiettivo era quello di capire per quale ragione le persone che fanno attività sportiva hanno la sensazione di riuscire a “scaricarsi” e di ottenere un benessere generale, anche a livello psichico. A finire sotto la lente di ingrandimento degli scienziati sono stati trentatre geni, in gran parte mai identificati prima d’ora, che modificherebbero la propria attività a seconda di una maggiore o minore attività fisica. In particolare, l’esercizio migliorerebbe l’attività del gene per il fattore di crescita nervosa chiamato VGF, una piccola proteina molto importante per lo sviluppo e il mantenimento delle cellule nervose. I ricercatori hanno osservato che, testando una versione sintetica del VGF nel cervello dei topi, veniva prodotto un significativo effetto antidepressivo in caso di stress indotto.
“Questo potrebbe spiegare l’effetto positivo e antidepressivo svolto dall’esercizio fisico, ma la nostra ricerca può anche aprire la strada a nuovi tipi di antidepressivi utilizzando proprio il VGF”, ha spiegato il coordinatore della ricerca, Ronald S. Duman sul numero di dicembre della rivista scientifica Nature Medicine.
- 19/12/2007
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