Arriva direttamente dagli Stati Uniti ed è forse la novità più importante nel panorama estetico degli ultimi anni. Stiamo parlando della tossina botulinica che ha fatto tornare il sorriso a tutte le donne che non fanno buon viso al trascorrere del tempo. Basta una piccola iniezione della ‘magica sostanza’ per attutire rughe e imperfezioni e rincorrere così l’idea di bellezza perfetta.
Ma cosa si sa davvero del botulino, la sostanza delle meraviglie? Tante sono le notizie sui rischi e i problemi che la tossina può provocare, ma tante sono anche le voci autorevoli che rassicurano i sempre più numerosi utilizzatori del botulino.
È di qualche giorno fa la notizia di 16 decessi e 87 ricoveri causati dall’utilizzo della sostanza anti-rughe botulino nel Regno Unito; il legame tra l’utilizzo del botulino e i decessi sarebbe, secondo i quotidiani britannici, facilmente spiegabile: la tossina botulinica, diffusa attraverso un’iniezione, potrebbe diffondersi ed entrare in contatto con l’esofago o organi vitali provocandone la paralisi. Una notizia che ha scatenato non poco clamore, sia in Gran Bretagna che nel nostro Paese.
L’Italia, secondo una recente ricerca inglese, è, infatti, al primo posto al mondo per l’utilizzo di botulino: almeno una donna su dieci ne ha già provato gli effetti, mentre il 63% circa prevede di utilizzarlo nei prossimi cinque anni. Un fenomeno decisamente in crescita, nonostante le notizie allarmanti che spesso riempiono i giornali.
Tra i trattamenti preferiti dalle donne italiane le iniezioni di tossina botulinica e di filler a base di acido ialuronico, sculptra (un trattamento che ‘riempie’ letteralmente le rughe), la rivitalizzazione con acido ialuronico che garantisce un effetto idratante profondo e la luce pulsata in grado di ridurre gli effetti dell’invecchiamento.
Anche l’Unione Nazionale Consumatori ritiene che questo tipo di trattamenti siano rischiosi, soprattutto perché vengono spesso eseguiti in centri estetici non specializzati o con prodotti non sempre legali; in altri casi il rischio è il trattamento ‘fai-da-te’ attraverso l’acquisto via Internet di sostanze non garantite. In questo caso l’inesperienza e la scarsa conoscenza del prodotto possono rappresentare un serio pericolo. Nonostante gli allarmismi è bene ricordare che in Italia non si sono mai registrati casi di malessere per l’utilizzo della sostanza.
A difendere la sostanza ci pensano gli esperti della SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica) e della SIME (Società Italiana di Medicina Estetica): “riguardo le informazioni relative ai sedici decessi, non è stata dimostrata alcuna reale connessione con l’utilizzo della sostanza da alcuna società scientifica, né europea né americana” rendono noto gli esperti. Secondo questi ultimi si tratta solo di falsi allarmismi e paure inutili, alimentati da una cattiva informazione: la tossina botulinica è una sostanza altamente purificata e, attualmente, ha ottenuto l’autorizzazione ministeriale per il suo utilizzo estetico e farmaceutico in oltre 75 Paesi. Inoltre, la letteratura medica non ha mai riportato casi di morte o di serie problematiche su pazienti che hanno utilizzato il botulino per qualsivoglia motivo.
Insomma, quel 63% di donne italiane può tirare un sospiro di sollievo e pensare ai nuovi trattamenti a disposizione: i ‘pacchetti antiaging’ sono l’ultima frontiera nella guerra contro le rughe; consistono in programmi personalizzati per intensità e modalità, che attraverso azioni specifiche e mirate garantiscono i massimi risultati.
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- lunedì 11 febbraio 2008
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