Via libera al cioccolato in gravidanza, purché sia fondente e ricchissimo di teobromina, un alcaloide che stimola il battito cardiaco, rilassa i muscoli lisci e dilata i vasi sanguigni e che aiuta a prevenire la preeclampsia. Lo dimostrerebbe una ricerca condotta da Elizabeth Triche della Yale University di New Haven che ha indagato sui potenziali benefici garantiti dal cacao fondente su 2.291 donne che avevano partorito. Alle pazienti è stato chiesto di riferire quanto cioccolato avessero assunto nel primo e nel terzo trimestre di gravidanza e i ricercatori hanno anche analizzato le quantità di teobromina nel sangue del cordone ombelicale. Ebbene, le donne che avevano consumato le più elevate quantità di cacao erano anche quelle che avevano partorito bambini con le più alte concentrazioni di teobromina nel loro cordone ed erano le meno esposte al rischio di sviluppare la preeclampsia, un disturbo caratterizzato da un aumento allarmante della pressione sanguigna e da un eccesso di proteine nelle urine.
In particolare, ha spiegato la studiosa statunitense sull’autorevole rivista scientifica Epidemiology, le donne che assumevano cinque o più porzioni di cioccolata alla settimana nel terzo trimestre di gravidanza avevano una riduzione del rischio di preeclampsia pari al 40% rispetto a quelle che mangiavano solo un pezzo di cioccolato alla settimana. I ricercatori hanno confermato lo stesso collegamento tra cacao e minore rischio di preeclampsia per il consumo di cacao nel primo trimestre (anche se la percentuale di rischio scendeva solo del 19%).
Semaforo verde, quindi, al cioccolato, purché sia assolutamente fondente, altrimenti la quantità di teobromina rischia di essere minore a tutto vantaggio di zuccheri e calorie che di certo non fanno bene in gravidanza!
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