mercoledì 21 maggio 2008

La SIO: due italiani su 5 in sovrappeso

Firenze - "L'obesita': un problema di cui tutti parlano, ma del quale nessuno sembra occuparsi". Questa la dura accusa lanciata da Carlo Maria Rotella, Presidente dela SIO - Societa' Italiana dell'Obesita' alla presentazione del IV Congresso Nazionale della SIO, che si aprira' domani a Firenze. Oggi un italiano su 10 e' obeso e 4 sono sovrappeso; il 4 per cento dei bambini e' obeso e un terzo e' sovrappeso; stimiamo che nel 2025 i dati per l'obesita' saliranno al 14% per gli adulti (+ 43%) e al 12,2% per i bambini (+ 205%!).

"Avanti di questo passo, tra 15 anni non ci saranno piu' risorse per curare una malattia e le sue complicanze, che gia' oggi assorbono 23 milardi di euro l'anno per ospedalizzazioni, cure, farmaci", sottolinea ancora. In Italia, il sovrappeso riguarda il 42,5% dei maschi, mentre sono obesi il 10,5%. Le donne invece sono meno in sovrappeso (il 26,6%), ma e' alto il tasso di obese (9,1%). In totale, risultano sovrappeso il 34,2% degli italiani e obesi il 9,8%, due dati in continua crescita (erano rispettivamente il 33,6 e il 9% nel 2000). Se si manterrano questi dati tendenziali, nel 2025 il tasso di obesita' negli adulti arrivera' al 14% (+43%). Tra i bambini, oltre un terzo di quelli tra i 6 e i 9 anni risulta in sovrappeso o obeso (34,1%), un dato che scende al 25,4% nella fascia tra i 10 e i 13 anni, e precipita con l'adolescenza (14-17 anni) al 13,9%.

Per i bambini e adolescenti italiani, al di sotto della maggiore eta', l'obesita' infantile, si attesta al 4% di media, ma le stime sono drammatiche: nel 2025, mantenedosi questa situazione, l'obesita' infantile in Italia triplichera', arrivando al 12,2%. Inoltre, di obesita' si muore, 390 persone ogni 100mila abitanti ogni anno. Giovani adulti con un indice di massa corporea (BMI) di 35 o superiore hanno una riduzione nell'aspettativa di vita fino a 10 anni. "Esistono centri per l'ipertensione, per il diabete, per le malattie cardiovascolari, per quasi ogni patologia, ma non esistono, o si contano sulle dita di una mano, quelli dedicati all'obesita', una malattia multifattoriale che riguarda persone che soffrono contemporaneamente di molti altri problemi: ipertensione, dislipidemia, diabete e via dicendo", dice Rotella. "Rivolgiamo un invito al Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, sen. Maurizio Sacconi, e ai Sottosegretari alla Salute, prof. Ferruccio Fazio e on. Francesca Martini, affinche' si prodighino in tutte le sedi istituzionali per riconoscere e far riconoscere l'obesita' come malattia sociale e problema di sanita' pubblica, quale in realta' gia' dovrebbe essere considerata", conclude Rotella.

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