Dopo l'incidente stradale in cui l'altra notte ad Anzio ha perso la vita una ragazza incinta, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi ha sollecitato nuovi strumenti per consentire alle forze di polizia di accertare se chi e' alla guida di un veicolo abbia assunto stupefacenti.
Proprio a questo scopo, tra una settimana partira' un'iniziativa sperimentale che prevede il dispiegamento, accanto ai posti di blocco della polizia, di unita' mobili delle Asl che eseguano test antidroga immediati. Le tragedie come quella di Anzio, ha spiegato in una nota Giovanardi, sono "evitabili se doteremo le forze dell'ordine di migliori metodi per poter accertare oltre alla presenza di alcol anche la presenza di droghe nei guidatori." Il sottosegretario, che ha delega alle politiche antidroga, ha sottolineato la necessita' di identificare soluzioni immediate per affrontare e risolvere efficacemente questo problema.
L'attuale situazione tecnica e organizzativa, si si spiega nel comunicato, consente alle forze dell'ordine di accertare direttamente e agevolmente sulla strada solo la presenza di alcol attraverso l'uso di alcolimetri omologati, non consente pero' altrettanto facilmente di determinare sul posto se un guidatore, magari risultato negativo all'alcol (come quello della disgrazia di Anzio), abbia assunto droghe. Attualmente, per fare questo, la polizia dovrebbe trasportare il guidatore in ospedale con grandi difficolta' logistiche e dispendio di tempo.
Proprio per questo e in via sperimentale venerdi prossimo il dipartimento Politiche antidroga, su indicazione del sottosegretario, ha predisposto l'attivazione e la valutazione di una nuova forma di collaborazione tra forze dell'ordine e operatori sanitari delle ASL (in particolare dei dipartimenti delle Dipendenze) che hanno efficacemente affiancato e sostenuto tali forze in questa nuova forma di lotta alla droga a favore dell'intera comunita'.
Nessun commento:
Posta un commento